Gocce di mindfulness e Self compassion

Gocce di Mindfulness e Self Compassion: riprendiamoci i sensi

Ogni martedì  dal 10  gennaio dalle h 18.30 alle h 19.30 su zoom.

Tornano i martedì di pratica gratuiti di Interessere – Mindfulness in Azione con incontri aperti a tutti con tema: Riprendiamoci i sensi.

Gli incontri saranno condotti da Andrea Di Carlo, Gabriella Nocchi e Anna Rossi.

I nostri sensi sono gli unici mezzi che abbiamo per conoscere sia il mondo interiore del nostro essere sia il panorama esterno che chiamiamo “il mondo”.
Noi abbiamo più sensi di quanti non pensiamo. L’intuizione è una sorta di senso. La propriocezione – la conoscenza che il corpo ha della propria collocazione e posizione nello spazio – è un senso. L’interocezione – la sensazione generale del corpo come di un unicum intero – è un senso. La mente stessa può essere considerata un senso, e infatti gli insegnamenti buddhisti la definiscono “la sesta porta dei sensi”, perché la maggior parte di ciò che proviamo e veniamo a conoscere, sia del panorama interiore sia di quello esterno, si completa nei processi di elaborazione della mente.
Senza la mente anche gli organi di senso perfettamente intatti – gli occhi, le orecchie, il naso, la lingua e la pelle – non ci darebbero immagini utilizzabili del mondo in cui abitiamo. Ciò che vediamo, udiamo, gustiamo, odoriamo, tocchiamo va conosciuto e noi lo conosciamo solo nell’interazione tra l’organo di senso stesso e ciò che chiamiamo mente, quella misteriosa funzione cognitiva senziente o cosciente che include il pensiero ma non si limita al mero pensiero. Dunque non sarebbe sbagliato se definissimo il nostro sesto senso “consapevolezza” invece che “mente”: in un certo senso la consapevolezza e l’essenza della mente sono due modi di dire la stessa cosa.

(Jon Kabat-Zinn Riprendere i sensi – Ed Corbaccio pag.97)