Testimonianze e riflessioni sul primo Convegno Internazionale Mindfulness: competenza trasversale in psicoterapia e nelle relazioni di aiuto

Nov 6, 2019 | BLOG, CONVEGNO 12 OTTOBRE 2019, TESTIMONIANZE

Scrivo, a distanza di giorni, qualche parola sul Convegno Internazionale del mese scorso. Ripensando a quella giornata sono molto contenta della bella partecipazione e dell’alternanza dei contributi, che hanno reso il Convegno utile a diversi tipi di professionalità.

Tra le altre cose, sono rimasta molto colpita dalla possibilità di riflettere insieme sulla pratica di mindfulness nelle sue possibilità, ma anche nei suoi limiti.

Sopra ad ogni cosa, infatti, è stato importante ricordare che praticare la consapevolezza non significa aspirare solo a ideali di ‘vita mindful’, che danneggiano più che curare. A curare davvero, se possiamo dir così per semplicità, è l’impegno verso di sé, la ripetitività nel tempo. A questo proposito, è giusto ricordare come l’utilizzo dei protocolli basati sulla mindfulness, e proposti da istruttori/trici formati, sia una garanzia contro un uso sbagliato della pratica e permetta i benefici legati all’impegno. Un esempio di questi può essere quello dei programmi pensati per il contesto educativo. D’altronde parlare di mindfulness come competenza trasversale non significa applicare delle tecniche su qualcuno, ma lavorare su di sé come professionista più consapevole ed aperto. Per dirla con le parole di Paola Mamone, un professionista orientato alla mindfulness risulterà arricchito di una maggiore capacità di ascolto e di qualità come la fiducia, da sempre considerata uno degli elementi cardine di ogni relazione di aiuto che funzioni.

La mindfulness è una possibilità e bisogna volerla cogliere. Per questo una citazione che mi porto dietro dal Convegno è di Thoreau: ‘’Per noi spunta quel giorno al cui sorgere siamo svegli’’.

Giulia Ulivi

Psicologa, Specializzanda terapeuta, Istruttrice MBSR, collaboratrice Interessere

Bellissima esperienza, coinvolgente e comprensibile anche per i non addetti ai lavori. Credo che il fatto di intervallare gli interventi con la pratica abbia permesso a tutti di vivere l’evento in maniera più profonda, in maniera più radicata, appunto, nel qui e ora. 

Ho trovato particolarmente utile, per fare alcuni esempi, le esortazioni di Fabio Giommi a stare in guardia di fronte ad eventuali banalizzazioni della mindfullness che potrebbero rischiare di farne perdere la carica rivoluzionaria e, da paziente, la sottolineatura dell’importanza della mindfullness in relazione all’instaurarsi di un buon rapporto terapeutico, essenziale per la riuscita della terapia.

Riporto a tale proposito una frase di Paola Mamone riguardo all’ascolto profondo: “se riusciamo ad essere interamente presenti all’altro, col desiderio di non lasciarlo solo, si manifestano amore e tenerezza, rendendo anche più efficace e meno faticoso il rapporto terapeutico”.

Silvia

Partecipante al Primo Convegno Internazionale Mindfulness: competenza trasversale in psicoterapia e nelle relazioni di aiuto, organizzato da Interessere in azioneRoma 12 ottobre 2019

Un’esperienza formativa intensa e nutriente. Si è creato un clima di lavoro insolito per essere un convegno, leggero e ricco di gioia e gratitudine. Abbiamo praticato e studiato insieme, eravamo 200 persone vogliose di stare lì in quel momento, e siamo rimasti tali per 10 ore ininterrottamente. Grazie da cuore a cuore

Maria Concetta

Partecipante al Primo Convegno Internazionale Mindfulness: competenza trasversale in psicoterapia e nelle relazioni di aiuto, organizzato da Interessere in azioneRoma 12 ottobre 2019

Le scrivo per lasciare il mio pensiero sul convegno di sabato a cui ho partecipato in streaming, è stato per me un momento prezioso, intenso e che mi ha toccato molto personalmente riaccendondo in me i ricordi del seminario svolto qualche anno fa con la scuola. Voglio innanzittuo lasciare i complimenti per la efficiente organizzazione dell’evento, per il meraviglioso clima che si respirava e per la ricchezza dell’esperienza svolta oltre che dei contenuti….

Isabella Clemente

Ex allieva della scuola di salute. Partecipante al Primo Convegno Internazionale Mindfulness: competenza trasversale in psicoterapia e nelle relazioni di aiuto, organizzato da Interessere in azioneRoma 12 ottobre 2019

Sono stata molto contenta di partecipare al convegno del 12 ottobre scorso a Roma; è stata una giornata intensa, ricca di contenuti e spunti sui quali riflettere e lavorare
Pensavo di sentirmi un po’ come un pesce fuor d’acqua in mezzo a persone che nella vita fanno un mestiere totalmente diverso dal mio, invece mi sono trovata a mio agio e ho potuto constatare che quando si parla di emozioni personali e si ragiona di “salute” si è tutti sulla stessa barca. 

Costruire il convegno con teoria e pratica, scandendo il tempo con relazioni degli esperti intervallate dai confronti a coppie, con esercizio di “ascolto dell’altro senza giudizio”, e corroboranti sessioni di meditazione, è stata un’idea vincente: il tempo è trascorso leggero e l’attenzione ne ha giovato.

Ho trovato interessanti gli interventi dei relatori, potendo apprezzare ognuno per le proprie diverse peculiarità. Gentile e disponibile tutta la squadra, dai relatori agli organizzatori fino ai volontari di servizio. Riportandoti la frase che più mi ha colpita: “studiare il sé è dimenticare il sé e essere illuminati da tutte le cose”.
Silvia

Partecipante al Primo Convegno Internazionale Mindfulness: competenza trasversale in psicoterapia e nelle relazioni di aiuto, organizzato da Interessere in azione Roma 12 ottobre 2019

Interessere Mindfulness in Azione partecipa e sostiene questa iniziativa di formazione promossa da CMF – Counseling Mediazione Familiare. A giugno un workshop di due giorni sulla Mindfulness in Rel-Azione

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