Il nostro approccio
Interessere – Mindfulness in Azione.
La nostra mission è già racchiusa qui, nel nome che abbiamo sentito di darci.
Interessere: che vuol dire?
È un termine coniato dal Maestro Zen Thich Nhat Hanh, che ci sta molto a cuore.
Significa che ogni cosa, e ognuno di noi, è collegato a tutto ciò che esiste e non può esistere separatamente.
Quante volte ci è capitato di sentirci soli, insignificanti, persi?
Come già intuito dai grandi padri spirituali e, nella scienza moderna, da Albert Einstein, il senso di isolamento e di separatezza che spesso sperimentiamo è un’illusione, non la realtà.
Interessere vuol dire connessione: ci rivela la rete di cause e condizioni, continuamente soggette a cambiamento, che rendono possibile ogni evento e come ogni evento – a sua volta – sia causa e condizione di altri infiniti eventi.
Vuol dire anche possibilità e potere: di trasformazione, di influire sulla realtà, in primo luogo la nostra realtà interiore, e poi sulla realtà della nostra relazione con gli altri offrendoci la possibilità di vedere la loro sofferenza e la loro gioia come la nostra sofferenza e gioia e di fare derivare da questo le nostre scelte.
Interessere è la realtà in cui siamo talmente immersi da riuscire a malapena ad intuirla, è la nostra profonda natura, ma per farne esperienza davvero bisogna imparare a:
Essere presenti: ecco la mindfulness
Jon Kabat Zinn ci dice che mindfulness è: “portare attenzione intenzionalmente e senza giudizio al momento presente”.
Shapiro e Carlson ci indicano i tre elementi fondanti della mindfulness: “intenzione, attenzione, attitudine”.
Integrando questi insegnamenti con la pratica di meditazione che da tanti anni ci guida, noi queste parole le sentiamo così:
Attenzione: una presenza aperta, radicata nel corpo, partecipe ma non coinvolta da ciò che incontra nella realtà interiore ed esteriore;
Intenzione: l’intenzione profonda che tutti portiamo dentro di noi: la naturale propensione di noi esseri umani verso benessere e salute, tanto spesso dimenticata e coperta da abitudini, paure o complessi che limitano la nostra vita e la nostra capacità di essere in pace e felici.
Attitudine – senza giudizio: per noi vuol dire gentilezza, accoglienza, prima di tutto nei nostri confronti. Accogliere è aprirsi all’esperienza così com’è, rompere gli schemi che spesso ci condizionano, uscire dal “mi piace, non mi piace” che tanto ci fa soffrire, volgere uno sguardo morbido su noi stessi e sulla realtà che viviamo.
Momento presente: l’unico dove si svolge la vita, dove possiamo renderci disponibili a viverla davvero e dove possiamo agire per trasformare la sofferenza nostra e degli altri, e per creare felicità per noi e per gli altri.
Portare attenzione: per noi questo vuol dire farlo di continuo, momento dopo momento, ritornando a noi stessi sempre e di nuovo. La pratica della consapevolezza è un processo, un percorso, una via, per noi non è strumento da utilizzare per un qualche scopo. A volte diciamo che è un’avventura, e come in tutte le avventure, il risultato non è scontato, occorre affidarsi al processo. Significa anche allenare, affinare e sviluppare la nostra capacità di coltivare stati mentali salutari. Questo è un aspetto su cui mettiamo l’accento: è una potenzialità che tutti abbiamo, uno sguardo differente e sempre possibile verso l’apprezzamento, la gratitudine, la fiducia, e tutte le qualità umane che sono innate in noi e che tante volte dimentichiamo.
In Azione
Azione per noi vuol dire prima di tutto guardare; nasce dal silenzio, dal fermarsi e fare spazio, dalla fiducia e dalla pazienza di entrare davvero in contatto con l’esperienza diretta e la conoscenza che ne deriva.
La consapevolezza che nasce dall’interessere è impegnata.
Implica per prima cosa abbracciare la difficoltà, non voltarsi mai dall’altra parte, accostarsi prima di tutto alla propria sofferenza e alle sfide e domande che essa porta con sé, non per cancellarla, ma per incontrarla e attraversarla. E quindi anche accogliere la sofferenza dell’altro: essere connessi significa entrare in una prospettiva più ampia, in cui nulla è scontato.
Ognuno di noi può fare la differenza. Per questo sentiamo che è importante far conoscere e diffondere la pratica della mindfulness e le qualità che possono emergere da questo nuovo modo di stare nella realtà.
Il mondo ha bisogno di persone dotate di maggiore presenza, stabilità, equilibrio, della capacità di fare ricorso alle proprie risorse nei momenti di difficoltà.
Può fare la differenza, che tu sia un insegnante, uno studente, o una persona alle prese con una malattia, o ancora uno psicoterapeuta, un medico, un infermiere o un volontario.
Per questo abbiamo scelto di rivolgerci essenzialmente al mondo della SCUOLA, della SALUTE e della CURA e AIUTO.
Questa è la nostra esperienza e la nostra intenzione che rinnoviamo ogni giorno con umiltà, autenticità e fiducia nel processo.